La filosofia dell’accoglienza
Abbiamo scelto il nome di Casale Il Sughero per questa dimora recuperata da un vecchio stazzo cilentano (in dialetto jazzo ) perché oltre ad ospitare le preziose e protette querce da sughero, il materiale stesso del sughero è concettualmente metafora della porosità mediterranea tra terra e mare. Un oggetto poroso è ciò che per definizione lascia passare qualcosa, mette in relazione un dentro e un fuori facendoli dialogare nel segno dell’ospitalità.
Per queste ragioni la nostra dimora di turismo rurale è qualcosa di più e di diverso da un semplice agriturismo perché, come il materiale del sughero, è una membrana osmotica che scambia emozioni e conoscenze in entrambi i sensi, sia per chi abita un luogo tutto l’anno che per il viaggiatore in cammino che durante il periodo della sua accoglienza qui da noi vuole conoscere le tradizioni e la vera cultura del territorio e degli uomini che incontra durante il suo viaggio di esperienza.