Ospitalità rurale in Cilento
Sospesi in una valle tra i monti e il mare

La filosofia dell’accoglienza

Abbiamo scelto il nome di Casale Il Sughero  per questa dimora recuperata da un vecchio stazzo cilentano (in dialetto jazzo ) perché oltre ad ospitare le preziose e protette querce da sughero, il materiale stesso del sughero è concettualmente metafora della porosità mediterranea tra terra e mare. Un oggetto poroso è ciò che per definizione lascia passare qualcosa, mette in relazione un dentro e un fuori facendoli dialogare nel segno dell’ospitalità.

Per queste ragioni la nostra dimora di turismo rurale è qualcosa di più e di diverso da un semplice agriturismo perché, come il materiale del sughero, è una membrana osmotica che scambia emozioni e conoscenze in entrambi i sensi, sia per chi abita un luogo tutto l’anno che per il viaggiatore in cammino che durante il periodo della sua accoglienza qui da noi vuole conoscere le tradizioni e la vera cultura del territorio e degli uomini che incontra durante il suo viaggio di esperienza.

Turismo sostenibile e responsabile

La finitezza delle risorse e l’infinitezza della loro qualità è il nostro motto!

I nostri ospiti saranno coloro che vorranno apprezzare le bellezze naturali e agricole del nostro territorio sospeso tra il mar Tirreno meridionale e la catena appenninica.

Auspichiamo che i nostri viaggiatori abbiano rispetto per sé e per gli altri, per le tradizioni locali e la biodiversità e che siano attenti non solo al risparmio idrico ed energetico, poiché questa casa si alimenta con fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare termico) ma anche con materie organiche facilmente esauribili (acqua di fonte e legna), evitando sprechi alimentari ed imballaggi poiché il cibo autoprodotto è tanto prezioso quanto naturale.

Il nostro e il vostro obiettivo è fare sempre più del turismo una pratica ecologica durevole.

Impatto quasi-zero

Riusciremo così, noi e voi insieme, ad avere un impatto-quasi-zero sull’ambiente e realizzeremo un vero turismo sostenibile e responsabile verso il territorio che ci ospita, le culture locali, rispettando l’identità rurale di questi posti e facendo del proprio viaggio un’occasione d’incontro con la diversità a partire anzitutto dal nostro diverso modo di porci in relazione con gli altri e con la natura che ci dona la vita.

In particolare possiamo anticiparvi che abbiamo acqua di fonte quindi non clorata, la cui sua salubrità microbiologica è affidata a un sistema di filtri fisici e meccanici che ne garantiscono la leggerezza e la perfetta integrità.

Abbiamo un impianto solare termico per l’acqua calda, un termo-camino a legna per riscaldarci in inverno, due cucine a legna per riscaldarci e cucinare, un impianto parallelo fotovoltaico ad isola, un sistema di fito-depurazione delle acque reflue, un impianto elettrico schermato dai campi elettromagnetici ed elettrodomestici a basso consumo.

Dimorerete quindi in un ambiente domestico sano poiché riduciamo al massimo l’uso di plastiche, la produzione di rifiuti, le pareti sono in calce idraulica traspirante, gli infissi e l’arredamento è di tipo tradizionale e in legno, cercando di escludere materiali di sintesi nocivi.

Chi siamo

Ad accogliervi ci saremo noi, Amedeo e Lisa! Negli anni abbiamo già maturato molta esperienza nel turismo sostenibile e attribuiamo grande importanza all’ospitalità di qualità. Entrambi siamo testimoni di una ’emigrazione al contrario’ che ha riposizionato le nostre esistenze sui temi dell’agroecologia, della sovranità alimentare e dell’ecoturismo.

Lisa è tirolese, laureata al Tourismuskolleg di Innsbruck in gastronomia e turismo e dal 2019 vive definitivamente in Italia, a Vibonati, dove si è stabilita per dar man forte al progetto di Casale Il Sughero concepito nel lontano 2004. Dopo tanto viaggiare ha deciso di fermarsi in Cilento e di iniziare qui la sua nuova vita. Si occupa anche di sport, di natura e di autoproduzioni ecologiche.

 Amedeo, filosofo contadino, dopo aver lasciato la città di Napoli, nel 2004 ha gettato le basi per iniziare il progetto di Casale Il Sughero, partito poi nel 2010. Già dottore in filosofia e ricercatore in semiotica del paesaggio, studioso del rurale contemporaneo, al contempo promuove realtà associative e culturali attraverso l’Associazione ‘La Casa di Pitagora’ e la Collana editoriale ‘Città bastevole e ruralità contemporanea’.

Com'era prima della ristrutturazione...

Al nostro arrivo nel 2004 c’era un rudere ( jazzo ) abbandonato da molti anni, con al lato una piccola falda acquifera e alcuni muretti a secco in parte caduti. Lo jazzo del Grasso (dal nome della contrada) anticamente rifugio per animali in transumanza che scendevano dalla dorsale appenninica per svernare nella piana di Vibonati, nella prima parte del Novecento è stato il bottaio della rinomata ‘a vigna re Donn’Alfonso’  di una notabile famiglia vibonatese, in cui – narrano gli anziani del paese – al tempo delle lavorazioni della vigna arrivavano anche 40 braccianti dal paese che, a lavoro finito, pranzavano tutti insieme allo stazzo della contrada Grasso. Non esiste famiglia di Vibonati che non aveva almeno un familiare al lavoro nella vigna. Oltre alla malvasia si coltivavano antiche varietà, tra cui il Chiapparone, di cui abbiamo iniziato a prenderci cura noi.

Morti gli ultimi eredi, negli anni ’70 fu abbandonata e poi ceduta e, di mano in mano, è arrivata noi, giusto in tempo prima di scomparire definitivamente. Il lavoro di recupero, sia materiale (edilizio e agricolo) che della memoria storica, è stato impegnativo, la ristrutturazione è avvenuta seguendo prevalentemente i criteri della bioedilizia e abbiamo cercato di mantenere il più possibile l’impianto e la posizione originaria del vecchio stazzo. Abbiamo incanalato le acque e negli anni recuperato la fruibilità produttiva e ridonato così nuova vita al sito riconvertendolo in fattoria. E così la contrada Grasso, da anni spopolata, ha ricominciato ad avere i suoi abitanti stanziali ed equivalenti.

Mediterraneo interiore: il panorama delle 4 regioni!

Il panorama dal Casale è estremamente vario: in un solo colpo d’occhio hai il mare magnogreco e le montagne innevate, toccando ben quattro regioni italiane: Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia!

Proprio di fronte, la costa calabra, l’isolotto di Cirella, fino a intravedere all’orizzonte le Isole Eolie (Stromboli e Salina) e addirittura l’Etna in Sicilia in giornate particolarmente terse.

Ai lati abbiamo gli ultimi monti della Campania ed i primi della Basilicata con la bellissima Costa di Maratea, da un lato, e dall’altro il massiccio del Bulgherìa e la dorsale della Costa della Masseta.

Infine, al centro del verde Vallone Fontana si ammira il profilo del borgo medievale di Vibonati e la poco distante frazione marina di Villammare con la sua torre saracena a picco sul mare, nonché la grande pineta poco distante da casa e le verdi sugherete.

Dove siamo

POSIZIONE

Contrada Grasso n.1,
84079 Vibonati SA
Italia

CONTATTACI

Telefono : 328 321 1721

E-mail: info@casaleilsughero.com

A 35 minuti dal casello autostradale della A3, uscita Padula-Buonabitacolo.

A 16 minuti dalla stazione ferroviaria di Sapri sulla direttrice tirrenica.

Ma soprattutto… fra tre Parchi nazionali in mezzo al Mediterraneo!