Escursionismo nel Geoparco
A piedi nella geo-biodiversità tra cultura e paesaggi mediterranei

Parco come Geoparco

Ci sono tante chiavi di lettura di un territorio, noi in questa pagina abbiamo scelto di partire da quella geologica del Cilento come Geoparco, che è uno dei 4 riconoscimenti UNESCO che il Parco possiede, oltre alla Riserva di Biosfera, di Patrimonio mondiale ed a quello di Patrimonio culturale immateriale per la Dieta Mediterranea che ne fanno di fatto il Parco Nazionale con il maggior numero al mondo ad oggi di riconoscimenti UNESCO.

Geodiversità

Il Cilento, prima di essere fortemente biodiverso, è anzitutto geodiverso: sempre l’UNESCO soltanto nel nostro comprensorio (ovvero ‘ambito di paesaggio’ denominato ‘Monte Forcella-Serralunga con il fiume Bussento’) ha individuato ben 24 geositi per un totale di ben 160 in tutto il Parco comprese le Aree Contigue.

Fatta 100 la somma della biodiversità di tutte le aree protette italiane, solo il Parco del Cilento ne custodisce ben il 75%.

È possibile pertanto attraversare diversi sentieri che ripercorrono la storia del luogo e attraversano i geositi.

Alcuni itinerari proprio nei dintorni, vicini e raggiungibili anche a piedi. Altri che partono proprio da qui e che collegano i luoghi più belli e significativi del comprensorio, sia vivendoli come percorsi trekking e bike-trekking che come passeggiate a piedi e in bici.

Escursionismo

L’escursionismo è una delle principali attività che offriamo a partire dal Casale. I percorsi che proponiamo sono quindi vie di transito di saperi oltre che di escursionisti e si prestano a diverse declinazioni di viaggio e attraversamenti: trekking, bici-vie in mountain bike e in bici da corsa, o passeggiate a piedi.

L’intero territorio cilentano è un fitto mosaico di innumerevoli geositi marini e montuosi, grotte a mare, balze, rupi, emergenze millenarie che s’intrecciano alle antiche vie degli uomini.

Dalle Grotte dell’Angelo a Pertosa alle Grotte di Castelcivita, dalle gole del Calore alle sorgenti del Mingardo, dalle Rupi della Masseta alle grotte costiere e alle dune marine di Marina di Camerota e di Palinuro, dalle cale costiere alle forre dell’entroterra, per non parlare delle innumerevoli sorgenti terrestri e sottomarine.

Attorno a noi le Oasi di Morigerati e di Casaletto Spartano, il fiume Bussento ed i borghi del Basso Cilento

Morigerati, con la sua Oasi WWF ‘Grotte del Bussento’ è il geosito a noi più vicino e funge da porta di ingresso ai nostri ospiti alla percezione del Parco del Cilento come geoparco: i fenomeni carsici che caratterizzano il corso del Fiume Bussetto, dalle sorgenti del Monte Cervati (il più alto monte del Cilento), l’Inghiottitoio di Vallivona, gli inghiottitoi di Caselle in Pittari e le risorgive di Morigerati, l’Oasi Capelli di Venere a Casaletto Spartano e i piccoli inghiottitoi e subaffluenti del Bussento lungo le vallate che attraversa (il Rio Casaletto e il Rio Gerdanasio), le forre e i canyon di Tortorella che accompagnano le acque interne fino al mare di Policastro ci raccontano la storia geologica e naturalistica del bacino idrografico del nostro fiume: il Fiume Bussento.

Impreziosiscono il territorio le aree archeologiche di Laurelli a Caselle in Pittari e quella di Roccagloriosa con relativo museo, il sito di archeologia preistorica di Scario con relativo museo, il borgo medievale di Vibonati con il suo museo Logos che ospita il più grande presepe al mondo, le rovine romane e greche a Policastro, la casa-museo di José Ortega a Bosco di San Giovanni a Piro, il museo etnografico a Morigerati e tutti i borghi dell’entroterra, in special modo il villaggio fantasma di San Severino di Centola, fino ad arrivare alle più note aree archeologiche di Elea-Velia ad Ascea ed il Parco Archeologico di Paestum. 

Nel Vallo di Diano, di particolare rilievo la Certosa di Padula, faro di cultura per secoli, il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte e il borgo storico di Teggiano  che ospita tra l’altro il Museo delle Erbe e Viridarium, curato dal grande naturalista e amico Nicola di Novella, ai piedi della Valle delle Orchidee, sul versante est del Monte Cervati, famosa tra gli appassionati del settore per offrire in primavera lo spettacolo della fioritura di una grande varietà di ibridi spontanei fertili di orchidee selvatiche.

Davanti a noi il Parco Marino della Masseta e degli Infreschi e la Costa di Maratea

A mare tante altre emozioni sia a piedi che in canoa o in barca: anzitutto il vicino borgo di Villammare (10 minuti di auto) con le sue comode spiagge costeggiate da una lunga nuova passeggiata anche ciclabile e protetta che dal Parco Marinella di Villammare giunge fino a Sapri.

Poi abbiamo la famigerata Area Marina Protetta della Masseta e degli Infreschi a Scario, borgo-gioiello del Golfo di Policastro. Da qui inoltre sono facilmente raggiungibili a piedi Cala Bianca, la Baia degli Infreschi, la spiaggia di Marcellino con le altre splendide spiagge della Masseta attraverso i nuovi sentieri che collegano diverse calette della costa (spiaggia della Molara e della Grotta dell’Acqua) al Pianoro di Ciolandrea da dove si gode di una vista formidabile su tutto il Golfo.

Dal lato sud invece abbiamo dopo Sapri la lunga Costa di Maratea: il sentiero ad anello del Molte Ceraso (fiore all’occhiello dell’Associazione saprese Golfotrek), il Canale e la spiaggia di Mezzanotte tra Sapri e Maratea, la baia di Acquafredda, il borgo di Cersuta fino alla splendida costa di Filocaio con la famigerata Spiaggia Nera, l’isolotto di Santo Janni, Illicini, il Macarro e infine la Secca di Castrocucco.

E poi ancora, cambiando direzione, a nord abbiamo il promontorio di Palinuro con l’Arco Naturale, la Baia del Buondormire, la spiaggia delle Saline e la rinomata Grotta Azzurra, la spiaggia della Molpa, le spiagge dunali di Cala del Cefalo fino ad arrivare al borgo marino di Marina di Camerota con altre grotte, il Monte di Luna con il suo fantastico strapiombo sul mare, tutte cale da visitare in barca e in canoa.

Avendo a disposizione più giorni è possibile camminare alla scoperta dell’intera Area Marina Protetta della Masseta e degli Infreschi percorrendo tutto o in parte il Sentiero Costa del Cilento che collega Scario a Palinuro.

Questo itinerario mette insieme ben quattro sentieri costieri: quello della Masseta e Ciolandrea fino al Vallone di Marcellino, quello dal Marcellino attraverso Baia degli Infreschi e Cala Bianca fino a Marina di Camerota, il Sentiero delle Cinque Spiagge che collega Marina di Camerota a Palinuro e infine il Sentiero del Capo di Palinuro.

Sentieri

Sentieri brevi a partire direttamente dal Casale:

· Sentiero discesa e visita a Vibonati lungo la vecchia via dedicata al bellissimo paese medievale con il Santuario di Sant’Antonio Abate. (1h30′ circa);
· Anello del Farneto-Roggiaro-Eredita, con partenza e arrivo al Casale lungo le colline alle spalle di Vibonati (2h circa);
Farneto-Morigerati o Farneto-Tortorella-Casaletto Spartano (III tappa Cammino di San Nilo)
Sentiero Casale-Fiume Bussento ( località Sentiero Isca)

Sentieri raggiungibili in auto dal Casale e percorribili poi in autonomia:

· Oasi WWF ‘Grotte del Bussento’ a Morigerati e Sentiero Isca tra Morigerati e Sicilì
· Sentiero tra la Ferriera di Morigerati e Morigerati
· Sentiero panoramico della Masseta Molara e Grotta dell’Acqua a Scario

· Sentiero Scario-Ciolandrea-Marcellino, con indicazioni per altri collegamenti

· Oasi ‘Capelli di Venere‘ a Casaletto Spartano e Sentiero della Lontra
· Sentiero panoramico Anello del Monte Ceraso a Sapri-porto
· Sentiero panoramico dell’antica via Sapri-Acquafredda Apprezzami l’asino da Sapri al canale di Mezzanotte
· Sentiero da Marina di Camerota verso Pozzallo, Cala Bianca, Baia degli Infreschi.
· Sentiero da San Giovanni a Piro alla Baia degli Infreschi
· Sentieri di Tortorella ‘Del Mulino‘ e ‘Dei Rupazzi‘ (info in loco) e ‘Della Renenedda‘.
· Sentieri del Monte Bulgheria: sentiero delle Scalette, Ascesa da San Giovanni a Piro, Ascesa da Poderia.
· Sentieri del Cervati e dell’Inghiottitoio di Vallivona
· Laghetti di Rotale
· Morigerati – Grotte di San Michele – Caselle In Pittari (IV tappa Cammino di San Nilo)
· Sentiero Vibonati-Ispani-Capitello (indicazioni in loco)
· Sentieri di montagna del Anello del Monte Cocuzzo e Monte Serralonga
· Sentiero San Giovanni a Piro–Spiaggia di Marcellino con possibile rientro in barca
· Sentiero del Monte Coccovello tra Sapri e Lagonegro

Recentemente è stato aperto un bellissimo sentiero ad opera dell’amico ed esperto escursionista saprese Giamberto Noviello che collega Maratea a Sapri in 8 ore di trekking mozzafiato (info in loco).

Aree verdi

Inoltre ci sono alcune aree naturalistiche molto belle in cui sostare o fare una breve passeggiata da soli o con i bimbi e in alcune fare anche il bagno.

Ve ne anticipiamo solo alcune:

· Guado del Rio Gerdanasio alle Chiane di Tortorella (a 6′ in auto dal Casale)
· Area naturale delle Sorgenti di Capitino (a 15′)
· Area naturale dei Perali alle Caselle di Tortorella, Monte Cocuzzo (a 30′)
· Ponte a schiena d’asino e antica ferriera a Morigerati, guado del Rio Casaletto (a 10′).

Potrete infine percorrere in autonomia questo anello breve (1h,30′) in Pineta, proprio vicino il Casale: Pineta di Santa Lucia.

Il Cammino di San Nilo: percorso di fede e di scoperta

 

Casale Il Sughero è da sempre struttura ospitante sul Cammino di San Nilo , anche con servizio transfer da e per le prime 4 tappe.

Il Cammino di San Nilo è il primo dei cammini religiosi del Sud Italia e attraversa boschi e borghi dei comuni dell’entroterra del Golfo di Policastro, da Sapri fino a Palinuro, in almeno 8 giorni.

Alcuni dei sentieri e degli anelli che pratichiamo da anni a partire dal Casale e intorno al Casale (come ad esempio la vecchia via distante 1 km dal Casale che collegava Casaletto a Tortorella ed a Morigerati e la vecchia via che da Morigerati va a Caselle a Rofrano che utilizzammo per l’inaugurazione della Ciucciopolitana nel lontano 2011 di cui fummo co-fondatori) sono stati da pochi anni finalmente e ulteriormente messi in rete dall’Associazione Gazania Cammini bizantini e costituiscono alcune oggi tappe del Cammino.

Finalmente oggi è possibile percorrere ed esplorare tutto il Basso Cilento seguendo le orme del Santo.

Il Cammino di San Nilo ripercorre il viaggio iniziatico che il giovane Nicola fece intorno all’anno Mille da Rossano in Calabria fino a San Nazario in Cilento per diventare lì Nilo e poi iniziare la sua carriera monastica italo-greca che lo portò fino alle porte di Roma a Santa Maria di Grottaferrata dove fondò l’omonimo Monastero Esarchico.

 

L’agri-b&b e home restaurant Casale Il Sughero si trova a circa 15 minuti di auto da Sapri, il punto di partenza del Cammino di San Nilo che, inoltre, nelle sue prime 4 tappe si sviluppa ad arco tutto intorno al Casale.

 

Per questo motivo siamo un ottimo punto di partenza e di sosta per tutta la prima parte del Cammino di San Nilo, ovvero le tappe Sapri-Torraca (I tappa), Torraca-Casaletto (II tappa), Casaletto-Morigerati (III tappa) e Morigerati-Caselle (IV tappa).

 

Inoltre è possibile esplorare i dintorni del Cammino e fare delle belle varianti e deviazioni intorno al Cammino e al Casale. In particolare è possibile visitare l borgo di Vibonati, percorrere ben tre sentieri ad anello Casale-Morigerati-Casale, dal più breve al più lungo, per tutte le esigenze, seguendo le vecchie tracce che collegavano a piedi anticamente i paesi.

 

Oltre alla mezza pensione, prepariamo anche abbondanti colazioni a sacco e facciamo servizio transfert da e per i punti di arrivo e partenza della prima metà del Cammino.