Acqua Linguaggio Identità aperta

Un passo indietro per farne tre avanti…

L’essiccazione solare è uno dei processi più sostenibili per la conservazione dei cibi: la disidratazione dei tessuti (vegetali, animali, di derivazione animale) consente la loro conservazione perché la mancanza di umidità rallenta i processi degenerativi degli alimenti (fermentazione, muffe, putrefazione) e ci permette di consumarli anche con notevole differita rispetto alla loro produzione biologica, quando più ne abbiamo bisogno in periodi di scarsità, di necessità o di desiderio. 

Nel nostro caso ci dedichiamo all’essiccazione di ortaggi e frutta (prevalentemente zucchine, melanzane, peperoni, pomodori, mele, pere, fichi). 

La maggior parte dei cibi è fatta di acqua, togliere acqua significa ridurli all’essenziale. Questo processo possiede anche un valore altamente simbolico: questa reductio è più di una semplice sottrazione, è ‘sottrazione addizionante’, perché togliendo aumenta, ovvero è quella operazione che sottraendo ottiene un risultato maggiore. Nel nostro caso per esempio sottraendo acqua al cibo ne aumenta la capacità di conservazione e la sua disponibilità, ma ne aumenta anche la sua capacità di relazione, ad esempio con altri cibi negli utilizzi futuri, disegnando il tema della vera Dieta Mediterranea.

Il gioco dell’acqua primordiale è sottrazione o moltiplicazione?

La sottrazione addizionante è uno dei processi caratterizzanti del paradigma del Bastevole: eliminando la ridondanza si ottiene l’obiettivo proprio dell’arte concettuale di spostare il focus dalla realtà degli oggetti alla dinamica di relazione tra essi, dalla loro datità materiale (statica e prevedibile) alla loro trasfigurazione emotiva nei campi vettoriali dei significati delle cose, intesi come relazioni di senso.

Lo sforzo cognitivo è propriamente quello poietico (di creazione di mondo), nel senso della capacità di immaginare e di percepire altrimenti, aumentando di fatto la fertilità complessiva del sistema, intesa come potenzialità di generazione di nuove relazioni. L’acqua, doppia protagonista (in praesentia e in absentia), precedentemente espunta dagli alimenti, intesa come ridondanza cognitiva e inefficace, resta e ridiventa invece adesso elemento primordiale di vita, imprescindibile a tal punto che finanche la sua temporanea assenza è generatrice di nuove visioni.